DB killer: cosa è, come funziona e rischio multe

Quando si parla di costumizzazione della propria moto una delle prime modifiche alle quali si pensa è la rimozione del db killer o la scelta di terminali di scarico più aggressivi. Iniziamo con una panoramica su come funziona il db killer e quali sono i prerequisiti per uno scarico per poter essere considerato omologato.

Per ottenere l’omologazione uno scarico, sia originale che aftermarket, deve rientrare entro un limite di emissioni sonore misurate in decibel. Questo limite di db rumore varia in base alla cilindrata della moto, ma è solito oscillare tra 75 e 80 db per le moto con cubatura superiore a  175cc. Per poter rimanere entro queste soglie, le case costruttrici inseriscono all’interno dei silenziatori il db killer: un sistema per diminuire le emissioni sonore (db) della marmitta. 

Il sistema di funzionamento del dbkiller è piuttosto semplice: la parete forata fa in modo che i gas di scarico attraversino dei fori calibrati (di dimensioni ridotte). La conseguenza è quindi una riduzione del rumore del terminale. Diverso è invece il discorso delle prestazioni della moto: con o senza db killer non si assiste infatti a grandi cambiamenti in termini di performance.

Ciò a cui sì si può assistere sono le multe da parte delle forze dell’ordine, nel caso in cui si venga fermati con lo scarico privo di dk killer. A seconda dei casi (articolo 72 del CDS)  l’ammenda va da 87 a 345 euro.

Al momento dell’acquisto di scarichi moto aftermarket è quindi bene accertarsi che le marmitte siano integrate con sistema di db killer, come tutti i terminali di scarico Shark, Hurric e Falcon disponibili su 4Moto.it